Kiss me like you love me (4+5): The diary - Let's play again by Kira Shell

autore:Kira Shell [Shell, Kira]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2022-02-28T12:00:00+00:00

La paura

Neil

Salvami ogni giorno.

E amami anche quando

non sarò in grado di ricambiare.

NEIL MILLER

INCINTA.

Selene era davvero incinta.

Erano trascorse due settimane da quando l’avevamo scoperto, e io ero di nuovo precipitato in uno dei miei periodi bui.

Mi capitava spesso negli ultimi tempi.

Certo, ero stato io a volere un figlio, ma ogni volta che ci pensavo avevo una fottuta paura di non essere all’altezza di fare il padre.

Non sapevamo ancora il sesso del bambino e speravo tutti i giorni che non fosse una femmina.

L’idea che avrei potuto essere un pericolo per lei mi tormentava.

Prendevo i miei farmaci con assiduità, eppure non sembravano sortire l’effetto che volevo.

Io ero sempre lo stesso uomo con mille problemi, con mille dubbi e paranoie.

Nonostante ciò, mi convinsi che quello era il momento giusto per un passo così importante; Selene lo desiderava già da tanto, era ora che l’accontentassi almeno in una delle sue richieste.

Lei era pronta.

E io? Io lo ero davvero?

A volte pensavo di sì, altre volte temevo di no.

«Immaginati a cambiare pannolini puzzolenti…» commentò Jeremy, un nuovo collega sulla quarantina, moro, alto, con una lieve pancetta che si intravedeva dalla camicia ben stirata.

«E a raccogliere giocattoli sparsi per casa…» lo incalzò Chris.

Mi ero già pentito di aver accolto in ufficio i miei due colleghi. Da quando avevo confessato loro che la mia donna era incinta, non facevano altro che tediarmi con tutto ciò che riguardava i cambiamenti che ci sarebbero stati dopo la nascita del bambino. Sospirai e mi appoggiai comodamente alla poltrona, alternando lo sguardo dall’uno all’altro, in silenzio.

«Per non parlare della vita di coppia. Le donne dopo la gravidanza non hanno voglia di fare sesso. A mia moglie è successo», continuò Jeremy. Conficcai le dita nei braccioli di pelle e tentai di rimanere calmo. Ero già abbastanza in ansia per il modo in cui sarebbero cambiate le mie abitudini, ma escludere il sesso dalla relazione con la mia donna era del tutto impossibile.

Non avrei potuto farne a meno, Selene conosceva benissimo i motivi.

Perciò ero sicuro del fatto che non avrebbe mai messo in discussione quell’aspetto del nostro rapporto.

«Per questo io preferisco mantenere la mia libertà. Scopo con chi voglio, quando voglio.» Chris accavallò una caviglia sul ginocchio opposto e incrociò le mani sull’addome, assumendo una posizione spavalda. La pensavo anch’io come lui un tempo, ma avevo compreso che condividere la sessualità con una donna per cui si provava anche un coinvolgimento emotivo non era minimamente paragonabile alle scopate occasionali. Annoiato, smisi di ascoltarli e sfilai il cellulare dalla tasca dei pantaloni per controllare se Trilli mi avesse scritto un messaggio. Non trovai nulla.

Quella mattina era andata dalla sua ginecologa per parlarle di un problema che si era verificato negli ultimi giorni. Spesso, dopo il sesso, accusava dei dolori fastidiosi al basso ventre. Era già successo in passato, ma non così di frequente come adesso. Ci eravamo preoccupati molto perché li avevamo associati alla gravidanza; io stesso le avevo consigliato di consultare subito la sua dottoressa. L’ansia mi stava divorando; avrei voluto chiamarla, ma non volevo risultare invadente.

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